E’ vero che i tempi sono cambiati. Il 90% di noi probabilmente non sa distinguere un maglioncino in cotone da uno in lino, non riconosce se l’orlo ha cuciture rinforzate e soprattutto ha in mente che quel modello l’ha visto in una pubblicità. Non importa la vestibilità, il materiale e il lavoro che c’è dietro: ciò che salta all’occhio è l’immagine. Per questo le signore strategie di marketing ci navigano alla grande! Non voglio iniziare a polemizzare, ma semplicemente inaugurare una serie di post in cui esperti del settore insegnano qualcosa a noi della generazione “shopping addicted da Zara e H&M”: noi che non avendo più in casa zie o nonne con ago e filo tra le mani, abbiamo bisogno di chi ci insegni a riconoscere i tessuti migliori già dall’impressione tattile e l’importanza di un abito su misura cucito addosso al tuo corpo. Quindi non è perché la testimonial di turno lo indossa che un abito è bello!Soprattutto quando si parla di abiti da sposa, direi unici nel loro genere, il discorso è soggettivo!

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Il nostro tour parte con Loriana di Couture Hayez che ci farà scoprire alcuni segreti dell’organza, tessuto ricorrente negli abiti da sposa.

Cos’è l’Organza?

Ci sono diversi tipi di organza ma noi ci concentreremo sull’organza di seta, fibra nobile che utilizziamo di più in assoluto in tutte le sue declinazioni (georgette, satin, chiffon, mikado ecc.). L’ Organza è una particolare lavorazione della seta utilizzata sino dal diciottesimo secolo, esiste in diversi pesi: può essere leggerissima, semitrasparente e satinata, ma anche tripla e più opaca. E’ senza dubbio il tessuto (per eccellenza), perfetto per la realizzazione di un abito da sposa. La sua caratteristica principale è di essere leggera, vaporosa e di donare agli abiti un aspetto etereo, molto elegante, oseremmo dire nobile. L’organza si adatta perfettamente alla creazione di gonne ampie con movimento sul fondo, con giochi di balze, fiocchi e volants. La sua lavorazione richiede una certa abilità sartoriale, non è un tessuto facile da cucire e plasmare, deve essere tagliato perfettamente.

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Mod. Smeraldo

Che tipo di sposa ama questo materiale?

La sposa che ama gli abiti realizzati in organza di solito è un mix di romanticismo, eleganza e tradizione, ma che non rinuncia a un pizzico di modernità e glamour. Per chi ama i tocchi di colore nel proprio abito da sposa , l’organza si presta benissimo allo scopo. Il colore infatti, in questo tessuto, anche se deciso risulta sempre delicato, senza essere troppo carico. In effetti è il tessuto che utilizziamo di più per fiori sfumati, cinturine  drappeggiate, nastri o altri dettagli dai colori abbinati, di volta in volta, alle richieste delle nostre spose.

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Mod. Smeraldo

Come riconoscere una “buona”organza di seta?

L’ organza di seta rispetto a quella ottenuta da fibre sintetiche è  visibilmente piu’ bella, ha una  caduta perfetta, è molto più fluttuante indossata, mentre quella realizzata in tessuti artificiali, oltre a fare un effetto tenda, (scopo per il quale viene utilizzata principalmente) causa  anche il disagio di essere elettrostatica con conseguente effetto scintille! Senza contare che indossare un abito in organza sintetica significa non sentire la pelle traspirare, sudare anche se è pieno inverno, immaginate d’estate!Anche i colori, nell’organza di seta, sono molto piu’ puliti, mentre in quella sintetica hanno un effetto lucido, che fa un po’ effetto costume. Un piccolo trucco che noi addetti ai lavori utilizziamo quando non siamo perfettamente convinti che un tessuto non sia in seta, è di prendere un accendino e bruciare un angolino di tessuto. La seta brucia velocemente, mentre il sintetico forma dei pallini di consistenza dura.

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Mod. Grace
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Modello Grace

Qualche esempio di vostri modelli realizzati in organza?

Sono i diversi i modelli che abbiamo realizzato per le nostre collezioni con questo tessuto. Tra le organze più impalpabili troviamo quella utilizzata per il modello Grace. Una base in raso Duchesse sostiene veli di organza satinata alternati e asimmetrici, per finire nel fiocco articolato e decisamente particolare del retro del vestito. E’ ancora organza utilizzata in diversi strati quella usata per il modello Smeraldo mossa da un leggero drappeggio sul davanti dal taglio asimmetrico. Il corpetto in satin drappeggiato è arricchito da un ricamo couture.

Ringrazio tantissimo Loriana per la sua disponibilità! Lunedì prossimo nuovo appuntamento con un altro tessuto meraviglioso…il tulle!!!

Buona settimana,

Cristina

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