Quando mi sono imbattuta nelle sue creazioni son rimasta subito colpita: il lavoro di ricerca di Alessia Baldi colpisce anche l’occhio più inesperto. Nei suoi abiti proposte nuove, ma soprattutto sartoriali con il desiderio di ritrovare quel “su misura” che sembra ormai essersi perso. Non ho avuto dubbi anche nel suggerire il suo nome per l’evento Wedding Factory: vi invito a venirla a conoscere di persona e toccare con mano i suoi abiti meravigliosi. Un assaggio qui con la sua intervista!

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Racconta il tuo percorso. Com’è nata la tua passione?
Fin da bambina, sono stata catturata dai vestiti, dalle scarpe e dalle borsette. Di sera, quando i miei genitori avevano amici a cena, giocavo a fare le sfilate. Sia sola che in compagnia. Mi addobbavo con vecchi abiti e non solo, mi avvolgevo in copriletti drappeggiati precariamente e sfilavo nel salotto di casa mia.  All’università ho potuto approfondire questa mia passione. Ho iniziato al Polimoda di Firenze frequentando un corso d’introduzione alla moda, poi mi sono trasferita e laureata al FIT (Fashion Institute of Technology) di New York. Il secondo anno ho ricevuto l’assegnazione del premio ‘Critic Award Winner in Current Scene’ che mi è stato consegnato da Istvan Vancer e il mio outfit è stato esposto nella vetrina dell’università sulla 7th Avenue di NY.  Anche l’ultimo anno è stato emozionante: l’abito, disegnato e realizzato in occasione della sfilata di fine anno, è stato scelto come il pezzo finale della sfilata. Con la laurea e un’esperienza lavorativa presso un marchio newyorkese, sono tornata a Reggio Emilia. Dopo un paio d’anni di esperienze presso l’ufficio stile di Weekend (linea di MaxMara) e Jucca, ho provato il desiderio estremo di mettermi in proprio per realizzare quello che sentivo, potermi innamorare, acquistare e far vivere i tessuti per concretizzare le mie idee.
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Da dove è scaturita la scelta e l’esigenza di creare un tuo brand?
Nel 2011 ho aperto l’atelier; è stato un grosso passo verso l’ignoto, un ignoto stupendo, colmo di progetti, ispirazioni, speranze e immaginazione. Nelle mie esperienze precedenti ho vissuto una fase libera e creativa negli anni dell’università, entrata nel mondo del lavoro, ho imparanto concetti piu tecnici e l’approccio commerciale: con il mio marchio ho voluto fondere questi due aspetti.
In aggiunta, volevo proporre uno stile da sposa alternativo, fuori dagli schemi classici, di cui vedevo la mancanza sia sui giornali che nei negozi del mio territorio.
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Qual è la tua proposta per le spose?cosa richiede di più la sposa che si rivolge a te?
 I miei abiti li definirei femminili, raffinati e puliti, a tratti retrò, ma soprattutto ‘diversi dal solito’.  La sposa che si rivolge a me è alla ricerca di un abito unico, creato per lei, su di lei e insieme a lei, o semplicemente che ama lo stile che propongo.
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Quali sono i tessuti e le lavorazioni che prediligi?
 Mi piacciono i tessuti dalle composizioni naturali, sia rigidi che fluidi, tessuti dalle lavorazioni sofisticate, pizzi e passamanerie antiche. Amo giocare con gli abbinamenti dei tessuti per creare contrasti tattili e visivi, come un bustino in tela di cotone o lino, abbinato ad una leggera gonna di tulle, o l’accostamento di un dettaglio all’uncinetto e cascate di georgette di seta.
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L’iter della creazione di un tuo abito: nasce da un’idea, da un’emozione della persona che lo indosserà?quali sono le fasi principali?
La prima volta che incontro la mia cliente parto sempre da zero: ascolto, rifletto, ricerco e propongo. È fondamentale per me capire la mia cliente, percepire i suoi desideri, la sua personalità per svilupparle un progetto ad hoc. Penso che l’abito debba rispecchiare la sposa, la sua poesia e il suo modo di essere, dev’essere un’ espressione di quello che è nella vita reale, mi piace vedere carattere, emozione e naturalezza nell’abito che appartiene alla sposa.
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Abiti non solo per le spose e una linea di accessori sono le altre tue proposte?
 Sì, oltre agli abiti da sposa, creo abiti per occasioni speciali: dalla testimone, alle damigelle e alle paggette, così come abiti per feste, diciottesimi compleanni, ma anche semplicemente per chi vuole un pezzo unico. Realizzo diversi accessori per le spose e per la cerimonia (portafedi ad esempio) o anche ad uso quotidiano -orecchini, bracciali o collane per citarne alcuni.
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Qualche plan per il futuro?
Il mio progetto è ancora molto giovane, infatti ho aperto l’atelier da un paio d’anni. Il mio obiettivo adesso è di stabilizzare la clientela e la commissione di lavori, allo stesso tempo vorrei fare crescere il mio marchio a livello locale e interregionale. Mi sto preparando anche a vendere i miei accessori online appoggiandomi inizialmente a siti esterni. Il futuro dipenderà dalla riuscita dei miei primi obiettivi.. comunque nella mia testa nascono e girano sempre tante idee e sogni che vorrei concretizzare!
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February 7, 2013
Stupendo Ale... Come al solito speciale.... Baci chiara
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