Siamo tutti stanchi delle cene seduti a tavola per ore, delle bomboniere d’argento e di abiti che ci fanno sembrare imbalsamati. Per il matrimonio, molti di noi/voi sognano e desiderano altro: qualcosa di più semplice, colorato e divertente, meno impostato e solenne (da quando siamo diventati tutti dei reali?!?). Qualcosa che assomigli di più a quello che siete voi e non a quello che vi impongono altri. A poco servono le lamentele (siamo in un Paese di lamentosi si sa), ogni tanto si può tentare di essere propositivi percorrendo nuove strade.

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Wedding Factory è partita così: spazio ai creativi, agli “emergenti” del settore wedding, perchè chi l’ha detto che esistono solo nel mondo della moda? Artigiani e giovani intraprendenti, gente che ha idee da vendere ed è veramente appassionata in quello che fa. Molti non frequentano le fiere di settore, ormai diventate un luogo di “assalto agli sposi” senza tenere conto della qualità dei servizi offerti. Lavorando con tanti di loro quotidianamente, mi son resa conto dell’attenzione a portare a termine un lavoro “fatto bene”, personalizzato e adattato alle esigenze/gusti degli sposi di oggi.

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Faccio un esempio con la categoria fotografi: basta con le foto anni Ottanta, in posa e con sguardi languidi, dove il fotografo imponeva un certo modo di essere che nulla c’entra con voi sposi. E soprattutto basta considerare i fotografi di wedding come categoria di serie B, che lo fa solo per arrotondare alla fine del mese. Potete osservare il loro lavoro?Vedete che sono artisti, che stanno ore ed ore davanti al computer per trovare la meglio post-produzione, a scegliere gli scatti perfetti, e alla fine non sono mai soddisfatti del loro operato? Non so a me chi ci mette corpo e anima in quello che fa, continua a colpirmi. Ho parlato dei fotografi, ma potrei dire lo stesso di grafici (altra categoria bistrattata, ma degna di nota per il lavoro certosino e accurato!), fioristi, pasticcieri e tanti altri!

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Wedding Factory vuole dare spazio a queste persone: dopo un successo che credo nessuno si aspettasse, scommette su una seconda edizione il 19 e 20 ottobre 2013. Le Jour du Oui affiancherà Brave Art in particolare nella direzione creativa dell’evento. L’impostazione resta identica alla scorsa: stessa location (la casa di ringhiera nel cuore di Milano, che differenzia nettamente l’evento da una fiera), 1 solo fornitore per categoria (selezionato con i criteri di cui accennato sopra), idee personalizzate per il matrimonio (che deve essere la vostra festa non quella del parentado!). Non mancheranno ovviamente le novità di cui vi terremo al corrente nei prossimi mesi.

Per ora, chiunque fosse interessato a partecipare o desiderasse ulteriori informazioni,  può scrivere a: factory@braveart.it oppure contattare il numero: 02 45495136

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<all the images credit Cecilia Pratizzoli>

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