Backstage
Serena Cevenini Photography
- Un po’ del tuo percorso…come hai iniziato?
Come molti creativi ho preso la strada lunga, mi sono laureata in lingue e poi in comunicazione web, un percorso impegnativo e multi sfaccettato che però riesco a sfruttare anche nella mia attività. Parallelamente ho studiato fotografia professionale alla scuola Shoot Institute a Bologna, fondamentale l’allenamento sul campo e i workshop in Europa con la fotografa concettuale Rosie Hardy. Queste esperienze mi hanno aiutata a definire il mio stile e a inserire l’elemento fiabesco all’interno della fotografia matrimoniale.
- Come è nata la passione per la fotografia di matrimonio?
La mia frase preferita è “A volte tutto quello che serve sono venti secondi di spudorato coraggio”, quelli che mi sono bastati per dire “sì” ad Antonietta, la prima ragazza che mi ha chiesto di fotografare il suo matrimonio. Quell’esperienza è stata un colpo di fulmine e ho capito subito che era ciò che volevo fare: da quel giorno non mi sono più voltata indietro. Nella fotografia di matrimonio trovo l’unione di tutto ciò che mi piace: il reportage, la ricerca dell’emozione e del momento perfetto, la creatività. Non c’è niente di più bello del sapere che stai regalando a una coppia le immagini che conserveranno tutta la vita, perchè alla fine quello che resta della giornata – oltre a un adorabile marito – sono i ricordi trasformati in fotografie.
- Come definireste il tuo stile e a chi ti ispiri?
All’inizio della mia attività ho sempre guardato molto all’estero in particolar modo alla fotografia inglese e americana, trovando l’ispirazione per importare alcuni servizi come l’engagement e beloved session, il servizio polaroid, il photobooth. Sapevo di voler trarre spunto da uno stile più spontaneo e moderno rispetto a quello tradizionale. Gli artisti che ho sempre seguito di più cercando di apprendere qualcosa di diverso da ognuno, sono: Nadia Meli, Cinzia Bruschini, Karrah Kobus, Elizabeth Messina e tanti altri più o meno conosciuti. Più scattavo però, più mi accorgevo che il filo conduttore delle mie immagini preferite, oltre alla ricerca della spontaneità, era l’elemento magico. Nel mio lavoro personale amo molto le immagini surreali, la luce calda, gli elementi volanti (capelli, piume, confetti di carta…), ma non avevo mai considerato l’idea di utilizzare questa “intrusione fiabesca” nel matrimonio. I workshop con la fotografa inglese Rosie Hardy, vera maestra di questo genere, mi hanno illuminata e così oltre al reportage puro, soprattutto nei ritratti di coppia cerco sempre di inserire atmosfere un po’ magiche e sognanti, che rimandino alla fiaba. Lo stile che meglio mi definisce è un mix di reportage e ritratto artistico.
- Che difficoltà trovi nell’attuale mondo della fotografia di matrimonio e quali sono le cose che cambieresti?
Quando mi chiedono che lavoro faccio e rispondo “sono una fotografa”, la prima reazione è di curiosità con un pizzico di ammirazione, appena parlo di “fotografia matrimoniale” subito scatta la frase: “Bè, tutti i fotografi hanno iniziato così”. Quello che cambierei é la concezione della fotografia matrimoniale come un genere di serie b o di qualcosa adatto a tutti coloro che vogliono arrotondare lo stipendio nel weekend. Per modificare questa idea, cerco di essere la prima a mostrare la mia reale passione per questo tipo di fotografia, facendo capire agli sposi che avrò cura della loro giornata e non sono semplicemente una voce tra le mie entrate mensili. Il mio obiettivo infatti è la qualità, non la quantità e non apprezzo particolarmente quella fetta di mercato che avvalendosi dei classici giovani con poca esperienza, fotografa matrimoni in batteria senza interesse nè visione artistica. Un’altra cosa che cambierei è la competizione eccessiva e senza logica. Trovo che spesso tra fotografi ci sia scarsa condivisione o aiuto reciproco, come se l’occhio e la visione artistica si potessero rubare e come se alla fine non volessimo tutti la stessa cosa: creare un mercato migliore che dà valore all’immagine.
- Qual è il tuo “metodo di lavoro” con gli sposi?
Io lavoro molto sul web, almeno posso sfruttare la mia laurea! Le coppie mi contattano via e-mail e sempre via e-mail ricevono la mia brochure digitale. Se la distanza lo permette richiedo un incontro, almeno via Skype, perchè preferisco conoscere meglio le persone anche solo per fare due chiacchiere davanti a un caffè! Sempre se la distanza lo permette (lavoro quasi sempre fuori città), includo un’engagement session omaggio, trovo sia un bel modo per rompere il ghiaccio. Il mio approccio è sempre il più spontaneo e amichevole possibile, il giorno del mio matrimonio l’ultima cosa che vorrei è qualcuno che mi facesse sentire a disagio o che peggio ancora mi imbarazzasse in Chiesa muovendosi rumorosamente o puntando il flash sulle persone. Fortuna vuole che sia una ragazza non molto alta e a detta degli sposi, mi confondo facilmente i tra gli invitati senza risultare invadente. Durante gli scatti di coppia cerco di coinvolgere gli sposi, comunicandogli l’idea finale, non c’è niente di peggio di non sapere cosa fare davanti alla macchina fotografica. In ogni caso cerco di catturare le risate, le espressioni più spontanee e i cosiddetti momenti in-between. Non porto via gli sposi dagli invitati più di venti minuti – mezz’ora, quindi studio in anticipo la location e tengo a mente una traccia generica, il resto è improvvisazione e spontaneità.
- Progetti, idee, aspirazioni per il futuro
Non si può dire di amare qualcosa se non ci si dedica ogni giorno e il mio obiettivo è continuare a migliorare, studiando e allenandomi costantemente. Quello che vorrei dalla mia attività è poter lavorare sempre di più con coppie che danno valore alle immagini ed espandermi anche alla fotografia lifestyle e di gravidanza in particolare. Di progetti ne ho sempre tantissimi, a partire da alcune idee a cui stiamo lavorando con Paola Colleoni. Francamente se non avessi sempre un mal di testa creativo e un costante desiderio di novità, non sarei me stessa!
Per maggiori info: Serena Cevenini Photography hello@serenacevenini.com Facebook
Leave A
Comment