L’ho conosciuta poco tempo fa in un pomeriggio invernale e son rimasta colpita da questa fotografa giovane e piena di aspettative. Si chiama Paola Colleoni e si definisce una “convinta sostenitrice di chi insegue i propri sogni”. Già questo mi piace così come la passione di raccontare le storie degli sposi “catturando attimi di vita vera”.

Qui risponde a un po’ di domande e svela qualcosa in più sulla sua professione.
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  • Qual’è la tua formazione?

La mia formazione è un po’ insolita: prima di arrivare alla fotografia l’ho presa molto alla larga.
Ho preso un bachelor degree in art direction, che oltre ad essere un titolo dal nome altezzoso è stato anche un utile percorso. Rispetto ad altri fotografi ho delle basi che si rivedono molto di più nel mondo dell’arte moderna, ho studiato arte contemporanea e comunicazione, grafica e design. Gli studi di fotografia che ho fatto sono tutti frutto di mia ricerca personale e sperimentazione sul campo. E sono contenta così, ho creato con la fotografia un linguaggio personale e che sento molto mio. In ogni caso, non si smette mai di imparare quindi considero il mio percorso in continua evoluzione.

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  • Come è nata la passione per la fotografia di matrimonio?

È stata la fotografia di matrimonio a scegliermi. Ho sempre avuto una grandissima passione e un’inclinazione particolare per il ritratto; dal puro ritratto ho preso la via del ritratto più spontaneo e quindi la strada degli eventi. Sono partita piano piano con lauree, feste di compleanno, battesimi… Il salto successivo è venuto da solo quando la mia prima coppia di sposi ha voluto credere in me. Da lì mi sono convinta che è il mio ambiente ideale: sono sempre circondata da persone felici, innamorate, commosse, durante un giorno di gioia e carico di emozioni. Come può esistere qualcosa di più bello?

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  •  Riesci a definirti in uno stile specifico?Che cosa ti ispira?

Non mi piacciono molto le etichette ed evito sempre di definirmi in un modo o nell’altro. Posso raccontarti che in ogni mia foto ricerco spontaneità, per me è molto importante, anche quando costruisco un pochino di più i miei scatti. Il mio scopo è creare un racconto con gli avvenimenti che mi accadono intorno, senza interferire e rovinare la sincerità di un’emozione o di un gesto.
Cerco spesso di raccontare la storia stando molto attenta ai dettagli, che possono raccontare tanto di un momento, di una persona o del legame tra due innamorati. Qualsiasi cosa può ispirarmi, mi lascio ispirare soprattutto dalle persone che ho davanti, da come interagiscono tra loro e dalle loro personalità. Tendo ad evitare di guardare solo altri fotografi di matrimoni, per quanto bravi essi siano, mi concentro su diversi generi di fotografia, guardo molti film, cerco di andare spesso per mostre e leggo tanto.

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  • Che difficoltà si trovano con altri colleghi fotografi e con gli sposi?

La maggiore difficoltà che vedo è soprattutto legata alla fiducia che gli sposi fanno fatica a riporre nei fotografi. E di questo è anche colpa di troppi colleghi più attenti alla quantità che alla qualità del proprio lavoro, che finiscono per spingere gli sposi a volere assumere sempre più il controllo della creatività nel nostro lavoro. La libertà espressiva è la base del lavoro del fotografo, è giusto che gli sposi dicano la loro ma è corretto anche che provino a fidarsi del gusto e della sensibilità del fotografo che hanno scelto.

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  • Come ti approcci di solito agli sposi?

Ho la fortuna di essere di base una persona molto positiva e amichevole, di conseguenza con i miei sposi mi comporto così, cerco di creare un ambiente disteso e allegro, cerco di fugare subito qualsiasi ansia da prestazione, cosa comune tra chi non è abituato a stare davanti a una macchina fotografica. Cerco di essere rassicurante e faccio sempre notare che stanno andando bene, perché in fondo anche chi si dichiara non-fotogenico dalla nascita risulta bene in foto se è a proprio agio e, nel caso del matrimonio, se è insieme alla persona che ama.

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  • Progetti, idee aspirazioni per il futuro

Progetti tanti e aspirazioni pure! Mi piacerebbe continuare a crescere nel settore, trovare sempre più fotografi con cui confrontarmi e sempre più professionisti del matrimonio con cui collaborare. Nel frattempo lavorare a progetti paralleli che sto pianificando per l’anno prossimo con delle colleghe fotografe, con l’idea di portare una ventata d’aria fresca nel settore matrimonio. Sono una sognatrice e un’instancabile idealista, si è capito? 🙂

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Per maggiori info:
Paola Colleoni
Facebook
paola@paolacolleoni.com
 

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